Matteo Maria Boiardo
                   
(Scandiano) R. E. 1441 - Reggio Emilia 1494  


        


Nato a Scandiano (R. E.) nel 1441 da Giovanni e Lucia Strozzi, sorella dell’umanista Tito Vespasiano, Boiardo trascorse l’infanzia e la giovinezza a Ferrara, dove si inserì nella cerchia di letterati e artisti che gravitavano intorno alla corte estense. Consigliere e uomo di fiducia del duca Ercole d’Este, grande estimatore di ogni forma d’arte e mecenate, curò la traduzione di numerose opere classiche dedicandosi contemporaneamente alla lirica volgare. I numerosi sonetti e ballate dedicati secondo l’uso del tempo ad una gentildonna, la reggiana Antonia Caprara, vennero in seguito raccolti nei tre Amorum libri, di chiaro influsso petrarchesco. All’interno della sua produzione vanno ricordati inoltre otto Epigrammata latini, una commedia e numerose Epistole, quasi tutte in volgare.

All’inizio degli anni Settanta del secolo, al seguito di Borso e poi di Sigismondo d’Este, Boiardo compì viaggi a Roma e a Napoli; fu proprio in questi anni che cominciò ad elaborare l’idea di un poema cavalleresco che trattasse le storie dei paladini di Carlo Magno, tema particolarmente apprezzato nella cerchia estense. All’interno dell’opera Boiardo inserì un motivo encomiastico, includendo il capostipite degli Este, Ruggero, tra i personaggi per assecondare uno degli elementi tipici dell’epica cavalleresca.

Il poema in due libri dal titolo Orlando Innamorato o meglio Inamoramento de Orlando era terminato nel 1483 e venne dato alle stampe sia a Reggio che, qualche anno più tardi, a Venezia; purtroppo non è pervenuta alcuna copia della prima edizione. Ai primi due libri ne seguì un terzo di soli nove canti; Boiardo sempre più pressato dai doveri politici non ebbe infatti il tempo di completarlo. L’opera ebbe un buon successo di pubblico a giudicare dalle numerose ristampe che si susseguirono fino al 1544 e dalla diffusione di alcuni rifacimenti che circolarono ampiamente in area italiana. Non mancarono anche un buon numero di continuazioni del poema, la più famosa delle quali resta senz’altro l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto.

Note biografiche a cura di Daniela Gangale da www.liberliber.it

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