Cunti Pupi e Canti
Mostra dei Cartelloni dei Cantastorie Siciliani



 

L'iniziativa si pone come obbiettivo far conoscere e avvicinare i giovani e noi tutti alla cultura ed alle grandi tradizioni della nostra Sicilia.
La globalizzazione ed il monopolio televisivo stanno appiattendo l'identità delle diverse culture dei popoli ed è proprio questa presa di coscienza che sta spingendo molti Enti Pubblici, Scuole e Uomini di Cultura, a rivedere e rispolverare le antiche e belle pagine delle culture locali. 
Noi,con questo progetto e questa ricerca vorremmo contribuire a tale scopo, consentendo la pubblica fruizione di alcuni momenti della nostra tanto travagliata storia.

                                                                                                                                      Angelo Alberto Clemente

La rassegna che proponiamo che abbiamo già realizzato per alcuni Comuni, per la Provincia Regionale di Agrigento e per la Regione Siciliana - Assessorato alla Cultura - prevede: una Mostra dei Cartelloni dei Cantastorie e dei Pupi Siciliani (elemento portante della rassegna) abbinata ad una serie di incontri con alcuni artisti che hanno contribuito alla stesura di questa iniziativa.

La rassegna nasce per essere itinerante e si articola in quattro momenti:


 Mostra dei Pupi e dei Cartelloni dei Cantastorie siciliani;
Esibizione
del Cantastorie siciliano Vito Santangelo;
Concerto del gruppo Teatral-musicale
"Zabharà";
Teatro dell'Opra dei Pupi del maestro Agostino Profeta;

I cartelloni dei cantastorie siciliani in nostro possesso, che provengono principalmente da collezioni  private, sono frutto di  anni di studio e di ricerca fatta sul territorio, ed è nostro piacere far sì che i giovani vengano a conoscenza di questa  cultura ormai scomparsa che ha caratterizzato parte della storia del nostro popolo; inoltre è anche un momento per far rivivere, a quanti ormai in età adulta, momenti nostalgici della loro giovinezza. 

Il manifesto della Rassegna


I cartelloni dei Cantastorie Siciliani narrano quei temi che fino agli anni 60/70 erano raccontati e cantati dai cantastorie nelle piazze.
Dato l'alto tasso di analfabetismo di quel periodo il cantastorie rappresentava l'unico mezzo di informazione sugli avvenimenti di cronaca, anche se spesse volte alcuni di questi fatti erano del  tutto inventati o manipolati ad arte per suscitare nel pubblico il desiderio di possedere la storia e quindi di acquistarla.

Assistere all'esibizione di questi Narratori-Cantanti-Attori è uno spettacolo non comune, quelle pause fatte ad arte, la mimica, la modulazione della voce, studiate appositamente per aumentare la partecipazione del pubblico alla vicenda, è un'esperienza davvero commuovente, qualcosa di veramente unico.


I cartelloni sono provenienti da diversi filoni e periodi.

Essi trattano le storie tipiche del popolo Siciliano come quelle riguardanti: l'Emigrazione, il Banditismo, l'Onore, il Culto Religioso, i gravi fatti di cronaca verificatisi in Sicilia a partire dalla metà del secolo passato e alcuni dei personaggi cari al popolo Siciliano, come quello della Baronessa di Carini e del bandito Giuliano.
Questi quadri tramandano quella  vecchia cultura che vede nel bandito l'eroe popolare, nel delitto d'onore un gesto eroico, nel traditore ed infame l'essere reietto da odiare; una vecchia cultura popolare scomparsa con  il cambiamento e la crescita culturale della società, ma che inevitabilmente ha portato via quell'aspetto tipico e quella  spontaneità  cara alla gente siciliana dell'epoca.


Per quello che riguarda i Pupi, provengono da  collezioni private, opere  di grandi Maestri  Pupari  di  Palermo e di Catania  datati 1887-1989.

Il manifesto della Mostra

Si esporranno inoltre degli esemplari che si differenziano tra loro: nel peso, nella costruzione, nella dimensione, nella  manovrabilità, etc., mettendo  in  evidenza la diversità tra le due scuole; inoltre su ciascun pezzo sarà posta un cartellino recante il nome del personaggio, la sua provenienza e la data della sua costruzione.


Esibiremo inoltre, su dei ripiani appositamente addobbati, alcuni pezzi delle varie armature e dei corredi semilavorati e non (con relativa descrizione), che caratterizzano il pupo siciliano.  
Verranno esposti inoltre un pupo montato con la sola anima di legno e uno completamente smontato; accanto a questi ci saranno anche vari utensili antichi e moderni necessari alla costruzione. 

In questo contesto, con un apposito proiettore o con un schermo televisivo, sarà proiettato un filmato  di nostra produzione, nel quale sono descritte passo dopo passo tutte le varie fasi della costruzione del pupo, il filmato ha la durata di  2 ore.

L'iniziativa, verrà arricchita da schede descrittive, poste su un apposito leggio al margine di ogni cartellone e di ogni pupo, e inoltre verrà distribuita ai visitatori una brochure nella quale sarà illustrato il profilo storico-culturale-antropologico nei suoi trascinamenti  lessicali  e il programma della Rassegna. 

La Mostra, elemento  portante  del  progetto,  sarà  presentata  al  pubblico dal  nostro  personale  qualificato, con momenti espositivi di come  la Cultura, la Cronaca, le leggende  venivano  portate tra  la gente nelle  piazze.

                                                             

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La Brochure


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